Sintesi dell’indagine sui trasporti internazionali di merci condotta nel 2021 da TRT per conto della Banca d’Italia.
La pubblicazione riporta i principali risultati dell’indagine campionaria effettuata da TRT per Banca d’Italia a partire dal 1998 ai fini della compilazione della voce trasporti internazionali di merci della bilancia dei pagamenti. Nel 2021, sono stati intervistati circa 180 tra i principali operatori del trasporto internazionale e rilevate 5.500 spedizioni tipo, con lo scopo di stimare i noli unitari e le componenti dei costi accessori. Sono inoltre state stimate le quote di mercato dei vettori per nazionalità di residenza.
Secondo l’indagine relativa al 2021, l’incidenza dei costi di trasporto sul valore delle merci esportate e importate dall’Italia è salita per il secondo anno consecutivo, rispettivamente al 3,3 e al 4,9 per cento (da 3,1 e 4,3 nel 2020).
Nei trasporti marittimi si sono registrati rincari di entità eccezionale nel comparto container, in particolare nelle tratte provenienti dalla Cina e dagli altri paesi asiatici e in quelle all’esportazione verso il Nord America. I fattori prevalenti che hanno influenzato l’attività degli operatori appaiono le limitazioni dal lato dell’offerta (tra cui la difficoltà nel reperimento dei container e gli episodi di congestione nei porti) e gli squilibri geografici della domanda di carico, oltre ai prolungati effetti della pandemia. Nei trasporti terrestri i costi medi a tonnellata sono diminuiti nel settore ferroviario bulk, mentre sono aumentati nella ferrovia container e, in misura maggiore, nella strada, in relazione soprattutto alla crescita dei prezzi del carburante. Nel settore aereo, infine, i noli sono rimasti sui livelli storicamente elevati del 2020, quando erano cresciuti in misura molto marcata in relazione al drastico calo, legato alla pandemia, dei voli di linea.
Il forte incremento dei noli ha determinato un sensibile peggioramento del deficit dei trasporti mercantili nella bilancia dei pagamenti dell’Italia (-10,9 miliardi di euro, da -6,8 nel 2020), concentrato nel comparto navale.