- All
- Analisi Costi Benefici
- ASTRA
- Mobilità elettrica e ITS
- mobilità urbana
- MOMOS
- pianificazione
- pianificazione in evidenza
- Pianificazione in evidenza 2
- Pianificazione in evidenza 3
- Pianificazione in evidenza 4
- Pianificazione in evidenza 5
- progetti
- Progetti africani
- Progetti ferroviari
- ricerca
- ricerca in evidenza
- ricerca in evidenza 2
- ricerca in evidenza 3
- studi
- studi in evidenza 1
- studi in evidenza 2
- studi in evidenza 3
- studi in evidenza 4
- studi in evidenza 5
- TRTingegneria
- TRUST
- valutazione
- valutazione in evidenza
- valutazione in evidenza 2
- valutazione in evidenza 3
- valutazione in evidenza 4
- Corridoio Verona-Monaco – Studio delle previsioni di traffico e dell’offerta di servizi ferroviari di lunga distanza nell’ambito delle nuove infrastrutture Lo studio è un’applicazione modellistica con l’obiettivo di stimare la domanda passeggeri futura sul corridoio Verona – Monaco. L’apertura della galleria di base del Brennero (BBT) è prevista entro il 2030 e ridurrà di oltre un’ora il tempo di percorrenza in ferrovia tra Monaco e Verona. Con il completamento dell’infrastruttura sono possibili ulteriori riduzioni dei tempi di percorrenza per il 2040. Lo studio, utilizzando modelli di simulazione, aveva lo scopo di stimare l’aumento della domanda ferroviaria passeggeri sul corridoio determinate da queste riduzioni dei tempi di percorrenza al fine di progettare successivamente i relativi servizi a lunga percorrenza. Lo studio ha esaminato quattro scenari futuri. Essi condividevano le ipotesi sui trend demografici ed economici che influenzano le variazione di domanda complessiva nell’area. Ogni scenario assumeva poi una diversa configurazione del servizio di trasporto passeggeri di lunga distanza lungo il Corridoio, specialmente in termini di frequenze e di fermate. Le previsioni sono state ottenute per mezzo di due modelli: il modello TRUST di TRT si è occupato delle relazioni di lunga distanza a livello NUTS3, mentre la domanda regionale è stata simulata a livello più dettagliato dal modello VMÖ 2025+ sviluppato da EBP Schweiz AG Approfondimenti sul sito BBT Galleria di Base del Brennero
- Valutazione delle tariffe di accesso all’infrastruttura differenziati per rumore: studio a supporto della valutazione del Regolamento Esecutivo2015/429 Il Regolamento Esecutivo 2015/429 stabilisce le norme per i sistemi di tariffazione di accesso all’ infrastruttura differenziati per rumore (NDTAC). Lo scopo dello studio è quello di fornire informazioni sulle prestazioni del Regolamento e sui suoi impatti nell’UE. A tal fine, risponde a 19 domande di valutazione raggruppate in base ai criteri di valutazione di efficacia, efficienza, pertinenza, sostenibilità, coerenza e valore aggiunto dell’UE. Il principale ambito geografico della valutazione è rappresentato dai tre Stati membri in cui è stato applicato il regolamento (AT, DE, NL), insieme alla Svizzera (il primo paese a creare un sistema NDTAC volto a ridurre il rumore ferroviario incentivando l’adeguamento dei carri rumorosi con blocchi freno in materiale composito). L’analisi considera anche gli impatti di area vasta al fine di comprendere gli impatti che i sistemi NDTAC implementati in questi quattro paesi hanno avuto in paesi che non hanno attuato tali sistemi. L’analisi si basa sui dati raccolti da una serie di fonti primarie e secondarie, compresi i dati sulla flotta di carri merci e gli input diretti delle parti interessate.
- Flex-Rail – Cambi di paradigma per la ferrovia – Strategie di sviluppo di tecnologie innovative per un sistema ferroviario efficiente, integrato e flessibile Shift2Rail (S2R, shift2rail.org) sviluppa gli elementi costitutivi del futuro sistema ferroviario, come previsto nel Piano d’azione pluriennale (MAAP). Tuttavia, i programmi di S2R sono continuamente monitorati e aggiornati per garantire un utilizzo ottimale del potenziale delle nuove innovazioni tecnologiche e considerare gli sviluppi sociali, sia in altri settori che in particolare in quello settore ferroviario. Il progetto Flex‐Rail ha l’obiettivo di identificare e valutare possibilità tecnologiche e innovazioni che possono supportare lo sviluppo di modelli operativi e di business ferroviari, con l’obiettivo di contribuire alla formulazione dei cambi di paradigma. In quest’ottica, Flex-Rail mira ad un sistema ferroviario efficiente, integrato e flessibile per stimolare l’innovazione e garantire che i servizi possano soddisfare le future esigenze degli utenti. In particolare, Flex-Rail affronta i seguenti aspetti: individuare le principali tecnologie ed i rischi tecnici che possono bloccare gli sviluppi potenziali; analisi gli impatti futuri, attraverso la definizione di un quadro di valutazione basato su uno modello di evoluzione dei percorsi di transizione; formulazione di scenari futuro del sistema ferroviario sviluppati sulla base di un processo partecipativo che coinvolge gli utenti del sistema ferroviario e sull’analisi dei comportamenti e delle innovazioni osservati anche in altri settori dei trasporti; valutazione della fattibilità per gli operatori ed analisi degli attuali requisiti di sicurezza. Flex-Rail ha sviluppato una panoramica approfondita dello stato dell’arte delle idee e degli sviluppi tecnologici relativi alle innovazioni del settore dei trasporti ed alle tecnologie di altri settori. Essa costituisce una base di conoscenza per le attività di (i) definizione di indicatori per la valutazione, (ii) identificazione dei gap e dei percorsi di sviluppo di transizione futuri per il sistema ferroviario e (iii) valutazione dell’impatto di questi percorsi di transizione. Una pagina interattiva dedicata del progetto permette per esplorare le tendenze tecnologiche e le innovazioni rilevanti per il trasporto ferroviario. Su queste basi, è stato progettato un quadro di valutazione per stimare l’impatto dei pacchetti di innovazioni e dei percorsi di transizione su una serie di indicatori distinti per System Platform Demonstrator (SPD) come definiti nel MAAP di S2R. Il progetto ha sviluppato un’analisi dei gap per ogni SPD, considerando il grado di soddisfacimento del livello di servizio degli utenti, da parte dei modi concorrenti e per i diversi segmenti di mercato. Ciò per identificare i potenziali segmenti di mercato e la potenziale crescita della quota modale del modo ferroviario. Sulla base delle possibili soluzioni per che possono supportare un cambio di paradigma sono stati sviluppati e valutati scenari futuri. Per approfondimenti (solo disponibile in inglese) interactive webpage accessible at flex-rail.org.
- Modal shift in European transport: a way forward Lo studio, realizzato per la Commissione trasporti del Parlamento Europeo in occasione dell‘anno della multimodalità (2018), fornisce un’analisi completa dei progressi e del potenziale di trasferimento modale dalla strada a modi di trasporto più sostenibili, rispetto agli obiettivi fissati nel Libro bianco sui trasporti del 2011. Lo studio si concentra sia sul trasporto passeggeri che sul trasporto merci, evidenziando le principali barriere e i fattori che ostacolano un trasferimento modale più efficace a livello europeo e fornendo raccomandazioni sulle misure da adottare per politiche più efficaci. L’analisi effettuata evidenzia che, a livello europeo, il trasferimento modale dalla strada a mezzi di trasporto più sostenibili (ferrovia, vie navigabili interne, trasporto pubblico) sta avvenendo a un ritmo ridotto rispetto agli obiettivi prefissati. Tra le misure più rilevanti, accanto alle azioni già intraprese a livello Europeo, si sottolinea la necessità di incrementare gli investimenti in progetti multimodali, migliorare l’accesso e la connettività multimodale e di potenziare l’uso delle tecnologie ITS.
- Sistema Ferroviario di Trasporto Merci Automatico – Analisi dei Costi di Trasporto Lo studio ha sviluppato un’analisi di fattibilità di un sistema di trasporto merci ferroviario innovativo e automatico ed ha elaborato un business plan per valutarne la sostenibilità economica e finanziaria. L’obiettivo dell’introduzione di veicoli automatici per il trasporto ferroviario delle merci è quello di migliorare l’efficienza interna del sistema produttivo (i.e., in terminal intermodali e centri logistici), riducendo i costi di esercizio e di manovra dei veicoli. Inoltre, l’utilizzo di veicoli automatici consente di ottimizzare il trasporto delle merci dai terminal intermodali e dai centri logistici alle reti di trasporto a cui sono collegati. Inoltre, il vantaggio di utilizzare veicoli automatici è duplice. In primo luogo, i veicoli automatici garantiscono livelli di sicurezza più elevati delle operazioni evitando collisioni interne (tramite comunicazione da veicolo a veicolo e conoscenza della posizione relativa). In secondo luogo, per la riduzione dell’impatto ambientale, ottimizzazione delle manovre e, a sua volta, del fabbisogno di energia e carburante. L’analisi ha sviluppato una stima dei costi operativi per tre scenari, considerando il trasporto intermodale ferrovia-strada di semirimorchi e li ha confrontati con la situazione di riferimento considerando: carro trainato da un carrello di manovra dotato di sistema di aggancio tradizionale; carro di manovra automatico dotato di sistema di aggancio tradizionale; carro di manovra automatico dotato di sistema di aggancio automatico. La stima dei costi mostra che esiste un vantaggio competitivo per il trasporto ferroviario. Rispetto al trasporto su strada, la differenza di costo del trasporto ferroviario aumenta per i viaggi più lunghi e per l’introduzione di un livello di automazione più elevato. Il vantaggio più importante del sistema Smart Wagon, rispetto ai sistemi di trasporto convenzionali, si ottiene quando valgono condizioni specifiche, ovvero in contesti dove la domanda di trasporto merci è debole e diffusa. Ad esempio, all’interno di porti caratterizzati da una molteplicità di terminali interni tra di loro collegati, il sistema Smart Wagon consentirebbe di sviluppare soluzioni di trasporto che uniscono la domanda generata da ciascun terminal e condividano la medesima destinazione finale. Alcuni aspetti richiedono di essere considerati prima di implementare un sistema di manovra automatica. In primo luogo, il costo delle tratte feeder, che è spesso una componente rilevante per la scelta del trasporto intermodale (l’entità del costo è proporzionale alla lunghezza del viaggio). In secondo luogo, rispetto al trasporto solo su strada, si dovrebbe tener conto del tempo più lungo del viaggio, dovuto a due cambi modali (i.e., strada-rotaia e viceversa) e tempi di attesa aggiuntivi prima dell’istradamento effettivo del treno.
- Stima del potenziale spostamento modale sul Corridoio ferroviario Reno-Alpino Lo studio, coordinato da TRT, analizza le potenzialità di spostamento modale, dalla strada alla ferrovia, lungo il corridoio Reno-Alpino, in presenza di una maggiore competitività dei servizi ferroviari offerti. La maggior competitività viene valutata considerando tre specifiche azioni di miglioramento attuabili, in grado di favorire: la presenza di treni più pesanti, la riduzione del numero di stop, l’incremento della puntualità e affidabilità dei treni. La metodologia di lavoro prevede tre attività consecutive (WP): raccolta e analisi dei dati, quantificazione del risparmio dei costi, quantificazione del potenziale spostamento modale. Ogni WP si sviluppa rispetto alle tre azioni di miglioramento oggetto dell’analisi. Per approfondimenti: La sintesi dello studio è disponibile qui
- Raccolta di dati integrativi relativi al trasporto combinato nella UE TRT è stata selezionata dalla DG MOVE per effettuare uno studio finalizzato a raccogliere dati (movimentazioni, costi, criticità) e a stimare una serie di indicatori relativi al trasporto combinato e alla sua diffusione nei 28 Stati Membri della UE. Lo studio è stato effettuato in collaborazione con la società inglese MDS Transmodal. L’analisi si è basata soprattutto su un’indagine on-line, che ha prodotto oltre 100 risposte da parte di operatori del trasporto ferroviario e combinato, gestori di terminal, associazioni di categoria, con copertura di tutti i Paesi UE. Particolare focalizzazione nell’indagine è stata dedicata alla conoscenza da parte degli operatori di quanto previsto dalla direttiva 92/106, che regola le principali norme relative al trasporto combinato nella UE, in vista di un’eventuale revisione della direttiva da parte della Commissione.