- Strumenti e regole per migliorare la comunicazione sugli schemi di regolazione degli accessi veicolari nelle aree urbane – Azione Preparatoria II del Parlamento Europeo UVAR-Exchange è l’azione preparatoria 2 (EP PA 2) del Parlamento europeo, commissionata dalla Commissione europea DG MOVE. Il progetto, che si collega e segue l’EP PA 1 (il progetto UVARBox, in cui è stata coinvolta anche TRT), mira a migliorare l’esperienza degli utenti della strada migliorando la comunicazione delle informazioni ai conducenti in prossimità degli UVAR, nonché a facilitare l’accesso della città alle informazioni, in particolare dei veicoli e dei conducenti stranieri, per i loro spostamenti senza problemi e l’applicazione delle UVAR da parte della città. Il progetto ha sviluppato raccomandazioni e linee guida per una segnaletica fisica armonizzata a livello europeo per i diversi UVAR (uso di simboli e layout dei pannelli principali e aggiuntivi, oltre a indicazioni sulla segnaletica orizzontale) e per i pannelli a messaggio variabile (VMS). La loro applicabilità è stata discussa e dimostrata in diversi Paesi, compresa la fornitura di informazioni al veicolo tramite messaggi armonizzati e adattati agli UVAR del Cooperative Intelligent Transport System (C-ITS). UVAR-Exchange ha anche affrontato il tema della condivisione transfrontaliera delle informazioni sui veicoli e sui conducenti, che consentirà il controllo automatico della conformità dei veicoli e dei conducenti stranieri, riducendo la necessità di pre-registrazione (e le relative multe). Il lavoro ha previsto un ampio coinvolgimento di esperti e stakeholder a livello locale, regionale, nazionale e internazionale (compreso il gruppo di lavoro UNECE sulla segnaletica stradale), attraverso sondaggi, interviste e workshop. Per approfondimenti: Progetto UVAR BOX
- Studio di fattibilità: accessibilità sostenibile delle merci nel centro storico di Reggio-Emilia Lo studio di fattibilità sull’accessibilità sostenibile delle merci nel centro storico di Reggio Emilia è un progetto commissionato dal Comune di Reggio Emilia. Lo studio è sostenuto dai risultati dell’iniziativa RESOLVE (finanziata da Horizon 2020) che negli ultimi tre anni insieme alle indagini delle amministrazioni locali ha monitorato gli accessi dei rivenditori e degli operatori logistici nel centro storico. Lo studio mira a comprendere la fattibilità tecnica dei centri di consolidamento urbano (UCC) o dei micro centri di consolidamento (MCC) per favorire una maggiore sostenibilità delle operazioni dell’ultimo miglio attraverso la distribuzione su cargo bikes. L’analisi si basa su ricerca desk e attraverso la raccolta delle necessità locali per mezzo di sondaggi online e focus group, nonché valutando la qualità delle infrastrutture esistenti che devono essere compatibili con le esigenze delle cargo bike. Lo studio di fattibilità Cyclelogistics Reggio-Emilia si basa in parte sulla disponibilità di rivenditori e operatori di logistica a formare una task force o ‘Cyclelogistics Partnership’. La collaborazione intende raccogliere le esigenze operative quotidiane, definire i requisiti necessari e formare un gruppo permanente di precursori e utenti del progetto. Tali requisiti determineranno le caratteristiche dei centri di consolidamento sia in termini di strutture dedicate (permanenti, semi-permanenti, temporanee) che di allestimenti per le categorie di merci/servizi trattati. Lo schema operativo consiste nella distribuzione intermodale dell’ultimo miglio ottenuta dal trasbordo dei pacchi dai mezzi pesanti alle cargo bike. Tale schema permette di ridurre l’accesso nel centro storico di veicoli poco ottimizzati, inquinanti, dannosi e ingombranti. L’ottimizzazione delle operazioni tramite veicoli compatibili con la viabilità interna genera e induce una maggior vivibilità, attrattività e competitività del centro. Ciò attraverso il miglioramento dell’efficienza e della sostenibilità del sistema logistico nonché tramite la riduzione di incidentalità, inquinamento e consumo di suolo senza ledere le esigenze di approvvigionamento. [tw_button icon=”” link=”http://www.trt.it/en/projects/” size=”small” rounded=”false” style=”flat” hover=”default” color=”#223468″ target=”_self”]Projects[/tw_button]
- Analisi delle applicazioni e soluzioni ITS implementate nei nodi logistici Ursa Major neo è un progetto cofinanziato dal Connecting Europe Facility. L’obiettivo principale di UMneo è quello di individuare le migliori soluzioni ITS applicabili per l’interconnessione tra i nodi (porti e interporti) e gli archi (infrastrutture stradali) di una rete logistica. Gli ITS (Intelligent Transport Systems) risultano efficaci in diverse applicazioni all’interno di una supply chain, per esempio nella mitigazione dei fenomeni di congestione ai gate portuali o lungo le tratte autostradali, nella riduzione di costi e tempi per gli operatori, nella riduzione dell’impatto ambientale delle attività logistiche, ecc. I partner italiani coinvolti nel progetto UMneo sono i porti di La Spezia, Livorno, Ravenna, Trieste, Venezia, l’interporto di Verona e i gestori infrastrutturali ANAS S.p.A., Autovie Venete S.p.A., Autobrennero S.p.A. e Autostrade per l’Italia S.p.A.. TRT è stata incaricata da RAM di analizzare lo stato dell’arte dei servizi e sistemi ITS applicati o pianificati nelle infrastrutture portuali, interportuali e autostradali facenti parte del progetto Ursa Major Neo, individuando le best practices più rilevanti. I risultati finali provengono sia da un’approfondita analisi documentale che da specifiche interviste che TRT ha realizzato con i partner coinvolti. Per approfondimenti: Progetto Ursa Major Neo Obiettivi del progetto Ursa Major sul sito di NeoAutobrennero S.p.A.
- SLOWMOVE – Studio dello sviluppo dell’elettromobilità nel corridoio dell’idrovia Locarno-Milano TRT è stata selezionata insieme a Ambiente Italia dalla provincia di Novara per sviluppare uno studio all’interno del progetto INTERREG «SLOWMOVE Ponti d’acqua verso il futuro. Lo sviluppo del trasporto lungo il Lago Maggiore, il Ticino ed il sistema dei canali secondo una prospettiva di rispetto ambientale e di incremento del turismo green». In una prima fase, lo studio ha individuato l’offerta di colonnine elettriche oltre che la presenza di altri modi a propulsione elettrica. Lo studio ha ricostruito il quadro conoscitivo dell’Area mettendo in relazione i dati demografici, i punti di interesse turistico, le statistiche turistiche, etc. Parallelamente lo studio ha incluso anche una analisi della normativa vigente in Svizzera ed Italia riguardo la navigazione interna, l’elettromobilità e gli standard di ricarica, oltre che dello stato pianificatorio. La seconda fase è consistita nella formulazione di tre scenari diversi (tendenziale, alto e basso) di sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per le auto. Questi sono poi stati valutati mediante un processo partecipativo dagli stakeholder locali. Infine, la terza fase ha visto la valutazione economica dell’impatto dell’elettromobilità e la valutazione dell’impatto ambientale atteso. La prima ha valutato il costo di investimento per l’acquisto delle colonnine di ricarica per i tre scenari e le caratteristiche della potenziale domanda, mentre la seconda ha compiuto una comparazione delle performance ambientali della mobilità elettrica rispetto a quella endotermica e ha stimato la riduzione delle emissioni prevista per i tre scenari. Per approfondimenti Comunicato stampa del workshop Slowmove “La vocazione del territorio di Slowmove per la mobilità sostenibile lungo l’idrovia. L’indotto economico legato alla fruizione turistica e allo sviluppo del settore” Registrazione del Workshop Slowmove “La vocazione del territorio di Slowmove per la mobilità sostenibile lungo l’idrovia. L’indotto economico legato alla fruizione turistica e allo sviluppo del settore” Il testo del report pubblicato sul sito della Provincia di Novara Il programma del convegno “Idrovia&Mobilità Stato dell’arte, risultati e prospettive” ed il relativo materiale presentato Il programma del convegno “Un faro sull’idrovia” ed il video della prima parte dell’evento, in cui TRT ha presentato il suo contributo al progetto
- Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Ravenna e relativi Piani di settore A seguito di una procedura di gara, TRT Trasporti e Territorio, in associazione con META Mobilità Economia Territorio Ambiente e ITL Istituto sui Trasporti e la Logistica, è stata selezionata dal Comune di Ravenna per aggiornare il proprio Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e redigere i relativi piani di settore. L’attività del gruppo di lavoro è focalizzata sulla preparazione, tra gli altri, dei seguenti documenti: Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che si articola negli step metodologici relativi a: 1) il monitoraggio e verifica dei risultati del Piano vigente; 2) la ricostruzione del quadro conoscitivo relativo al sistema della mobilità a Ravenna e ai suoi impatti ambientali, sociali ed economici; 3) l’individuazione delle strategie e degli scenari del PUMS; 4) il disegno di dettaglio degli scenari alternativi che compongono il PUMS; 5) la valutazione degli scenari attraverso l’applicazione di un modello multimodale dei trasporti (VISUM). Si prevede inoltre che la sostenibilità ambientale del PUMS sia verificata attraverso l’applicazione della procedura di VAS. Piano del Trasporto Pubblico, sviluppato in coerenza con il PUMS, che include uno studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico a basse o zero emissioni. Piano Generale del Traffico Urbano, sviluppato a partire dagli obiettivi, dalle strategie e dagli interventi definiti nello scenario di breve periodo del PUMS. Piano Urbano dei Parcheggi e della Sosta, Classificazione funzionale delle strade, Piano della Mobilità Elettrica, Piano della Sicurezza Stradale Urbana, Piano della Mobilità Ciclistica (Biciplan), Documento strategico sulla logistica. La redazione dei Piani si avvale dell’utilizzo innovativo di informazioni sulla caratterizzazione della domanda di mobilità derivanti dall’analisi dei dati delle celle telefoniche (big data), al quale si affiancano più tradizionali indagini sul campo (conteggi veicolari, indagini O-D, conteggi del numero di passeggeri del TPL, ecc.). Tutte le fasi sono infine accompagnate da una vasta campagna di comunicazione e partecipazione, che vede il coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder tramite incontri pubblici e questionari online.
- Studio trasportistico sulla viabilita’ di Sorbolo, applicazione di un modello di microsimulazione per verificare e valutare la riconfigurazione di alcuni nodi stradali nel territorio comunale di Sorbolo Lo studio trasportistico ha verificato numerose alternative di progetto per la risoluzione delle criticità viabilistiche esistenti sulla S.P. N° 62R nel territorio comunale di Sorbolo Mezzani, tra gli abitati di Chiozzola e Sorbolo. Lo studio trasportistico sulla viabilità di Sorbolo è stato condotto tramite la costruzione e applicazione di un modello di microsimulazione del traffico (PTV Vissim). Lo scopo del progetto è stato quello di valutare, in termini trasportistici, le differenti ipotesi di riconfigurazione ai nodi nel territorio comunale di Sorbolo. Le simulazioni sono state effettuate sia nella punta del mattino che nella punta della sera. Lo studio si è svolto secondo le seguenti attività: Acquisizione dati domanda anche con l’effettuazione dei rilievi di traffico nelle intersezioni di studio; Costruzione del modello di microsimulazione e calibrazione dello stato di fatto; Implementazione e analisi modellistica delle alternative progettuali e valutazione degli impatti trasportistici confrontando ex ante le performance delle intersezioni di progetto in termini di lunghezze medie e massime delle code, ritardo nell’attraversamento del nodo e LOS (Level of Service). A valle dei confronti la relazione finale ha riportato la configurazione progettuale ottimale dal punto di vista trasportistico
- Concorso di progettazione per il nuovo centro direzionale della Regione Siciliana Nel 2019 la Regione Siciliana ha indetto un concorso di progettazione per la realizzazione della sua nuova sede nella quale centralizzare le funzioni amministrative e gli Uffici delle società partecipate della Regione Siciliana che attualmente sono distribuite in diverse sedi diffuse su tutto il territorio cittadino generando difficoltà funzionali e diseconomie di scala. Scopo non secondario dell’operazione è quella garantire una maggiore efficienza ai servizi al cittadino e alle amministrazioni comunali, evitando inutili perdite di tempo per spostamenti, incidendo in modo sostanziale sulla riduzione del il traffico e dell’ inquinamento. Il concorso ha visto la partecipazione di TRT Ingegneria quale esperta per le tematiche relative alla mobilità in un più ampio consorzio guidato dallo studio di architettura Xaveer De Geyter Architects (Belgio) con la partecipazione di MJW Structures (Italia), MATE Engineering (Italia) e TRT Ingegneria (Italia). TRT Ingegneria ha avuto il ruolo di organizzare il sistema della mobilità pubblica e privata definendo gli accessi e la sosta dei veicoli privati e pubblici mettendoli a sistema con il nodo di interscambio modale con la stazione ferroviaria Ugo La Malfa del passante di Palermo. Al termine della prima fase di concorso che ha visto oltre 30 partecipanti, il partenariato si è classificato tra i primi cinque partecipanti, meritandosi l’accesso alla seconda fase del concorso.
- Valutazione di impatto per la revisione del regolamento UE n° 1315/2013 riguardo le linee guida dell’Unione per lo sviluppo della rete di trasporto trans-europea L’Unione Europea con il Green Deal (proposta EC COM(2019) 640 final) ha deciso di attuare l’Accordo di Parigi sul clima che guida l’UE verso la neutralità climatica al 2050. In una comunicazione più dettagliata del 2020, la Commissione Europea ha proposto di intensificare l’ambizione della politica climatica per il 2030 e ridurre le emissioni di gas a serra del 55% rispetto al 1990 (CE COM(2020) 562). Nel dicembre 2020 la Commissione ha pubblicato una nuova strategia per la mobilità intelligente e sostenibile (CE COM(2020) 789) atta a raggiungere le riduzioni dei gas serra richieste al settore dei trasporti al 2030 e fino al 2050. Nell’ambito di questo quadro politico, la CE ha previsto la revisione di diversi regolamenti sui trasporti tra cui: la revisione delle linee guida TEN-T, la direttiva per l’infrastruttura per i combustibili alternativi, la direttiva sui sistemi ITS e la revisione del regolamento sui corridoi merci ferroviari. Questo studio effettua l’analisi che accompagna la valutazione d’impatto per la revisione del regolamento (UE) n. 1315/2013 sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto. Supportato da due strumenti modellistici a scala europea ASTRA e TRUST, lo studio fornisce la valutazione di tre opzioni politiche alternative in termini di impatto sui trasporti, economico, sociale e ambientale e identifica quella più promettente. Il rappoto è disponibile sul portale dell'”Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione Europea” a questo link.
- Monitoraggio della circolazione sulla tratta con svincoli non presidiati dell’Autostrada A35 TRT ha eseguito il monitoraggio delle tratte autostradali aperte della A35 laddove non sono presenti caselli presidiati e pedaggiati. Tali tratti si sviluppano lato Brescia, ad est della barriera di Castrezzato e lato Milano, ad ovest della barriera di Liscate. La campagna di rilievo del traffico ha previsto diverse tipologie di rilevazioni e di indagini di traffico: il conteggio automatizzato e classificato dei veicoli lungo l’asse della A35 e sugli svincoli con l’utilizzo di apparecchiature radar La ricostruzione degli spostamenti svincolo/svincolo attraverso la lettura parziale delle targhe dei veicoli che utilizzano l’autostrada in un giorno feriale medio. La conoscenza dei dati di traffico registrati in continuo in alcune sezioni stradali (nelle barriere di esazione) hanno consentito di costruire i profili di traffico nel corso della giornata, nei giorni feriali e festivi e nei diversi mesi dell’anno. Tali profili di traffico sono stati utilizzati per la stima dei traffici annuali nelle tratte aperte della A35 a partire dal campione temporale rilevato nell’autunno del 2018. Le attività di stima saranno ripetute nel 2019 e nel 2020.
- Analisi della capacità delle banchine del porto di Taranto in concessione ad Arcelor Mittal Spa A seguito della manifestata necessità, da parte del Comitato di Gestione dell’AdSP e di concerto con le Autorità locali, di un’analisi sull’attuale livello di saturazione delle banchine in concessione ad Arcelor Mittal, TRT ha effettuato una valutazione dell’effettiva capacità delle banchine tenendo conto del contesto produttivo odierno. All’origine dello studio vi è la consistente riduzione della capacità produttiva dello stabilimento che è avvenuta negli ultimi anni, causando, di conseguenza, l’inevitabile calo del traffico portuale. L’analisi è stata condotta con il principale obiettivo di rispondere all’esigenza di razionalizzazione ed efficientamento dell’organizzazione infrastrutturale logistica e portuale. Nel corso dello Studio sono stati analizzati i dati statistici ed i potenziali scenari di rilancio dello stabilimento, evidenziando l’attuale sovradimensionamento delle banchine di approvvigionamento delle materie prime e di imbarco prodotti, in relazione alle effettive esigenze operative. Al termine dell’analisi è stata inclusa l’identificazione di misure e strategie atte a promuovere il razionale utilizzo delle banchine ed il progresso funzionale ed ambientale del processo di movimentazione delle merci. È stata, inoltre, sottolineata la necessità di adottare soluzioni a ridotto impatto ambientale, in linea con le prescrizioni e le performance attese.
- Assistenza tecnica per sviluppare un modello di business per finanziare ed espandere la mobilità elettrica in Uruguay L’Uruguay ha un settore emergente dei veicoli elettrici, con buone prospettive di crescita e una agenda politica sull’elettrificazione della flotta. Il Paese si è impegnato in diverse misure di mitigazione nel settore dei trasporti, come l’introduzione di veicoli elettrici, sia nel trasporto pubblico che per quanto riguarda i veicoli privati, nonché l’installazione del primo corridoio elettrico dell’America Latina lungo l’asse che collega Colonia-Montevideo-Chui. L’obiettivo principale di questo progetto è fornire linee guida per una transizione graduale verso la mobilità elettrica, aiutando l’Uruguay a raggiungere una decarbonizzazione dei trasporti, attraverso: Diagnosi dell’attuale situazione infrastrutturale e normativa della mobilità elettrica; Valutazione dei numerosi progetti pilota già sviluppati Identificazione dei modelli di business desiderati e schema di finanziamento per autobus elettrici e veicoli elettrici privati; lLinee guida per raggiungere gli obiettivi generali di espansione della mobilità elettrica con un orizzonte temporale coerente con gli impegni uruguaiani in merito al raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi per il Clima; Proporre un insieme coerente e sostenibile di incentivi fiscali e sussidi per favorire e promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica. Il progetto è realizzato da un consorzio internazionale guidato da MRC Consultants and Transaction Advisers (ES) e composto da TRT (IT) e SEG Ingeniería (UY). TRT in particolae è coinvolta nella componente del progetto relativa alla mobilità elettrica privata, nonché nella valutazione dell’impatto fiscale delle misure e delle politiche proposte. Il progetto fornirà una serie di risultati tra cui: Schemi alternativi di finanziamento degli autobus elettrici con stima degli impatti su costi, tempistiche e rinnovo delle flotte; Valutazione dell’impatto fiscale a lungo termine e modalità per garantire l’efficienza e la sostenibilità degli schemi alternativi; Schemi di incentivi normativi e fiscali per aumentare in modo sostenibile l’uso di veicoli elettrici privati; Analisi dell’impatto fiscale a lungo termine degli incentivi e del gettito fiscale derivante dai mancati introiti, ed elaborazione di raccomandazioni; Organizzazione di due workshop pubblici e relativi materiali per la condivisione delle conoscenze.
- Verifica della conformità del calcolo dei costi di infrastruttura e delle tariffe per veicoli pesanti rispetto alla Direttiva 1999/62/EC La Direttiva 1999/62/EC ed i successivi emendamenti definiscono il quadro normativo dei pedaggi stradali a carico dei mezzi pesanti in Europa, stabilendo in particolare che la tariffazione debba fondarsi sul principio di recupero dei costi di infrastruttura e delle esternalità derivanti dal traffico. In questo contratto quadro, TRT esamina i documenti forniti preventivamente alla Commissione dagli Stati Membri, ove sono descritti il nuovo schema di pedaggio che essi intendono introdurre e la metodologia utilizzata per il calcolo dei costi dell’infrastruttura e delle tariffe medie. Per verificare che le proposte siano conformi alla Direttiva, TRT svolge una serie di attività di analisi e valutazione, tra cui: definizione dell’ambito di applicazione dello schema di pedaggio proposto da uno Stato Membro; individuazione dei costi infrastrutturali considerati ai fini del recupero in tariffa; analisi del sistema adottato per l’allocazione dei costi tra diverse categorie di veicoli; calcolo delle tariffe medie ponderate e del tasso di recupero dei costi. raccomandazioni per possibili modifiche e miglioramenti per un calcolo più accurato dei costi e una maggiore conformità rispetto alla Direttiva. Ad oggi sono stati analizzati 9 dossier relativi a nuovi sistemi di pedaggio in Italia, Spagna, Francia, Bulgaria, Polonia e Ungheria.
- Rilevazione di traffico e realizzazione di un modello di microsimulazione per l’intersezione presso il casello di Parma dell’autostrada A1 Il Comune di Parma ha affidato a TRT l’incarico di svolgere rilievi di traffico in corrispondenza dell’intersezione presso il casello dell’autostrada A1 al fine di ricostruire la domanda di mobilità dell’area di interesse con riferimento allo stato attuale. Le indagini sono state eseguite secondo due specifiche tipologie: conteggi classificati di traffico continuativi per una settimana con l’utilizzo di apparecchiature radar abbinati a conteggi di controllo e rilievi delle manovre di svolta ai nodi principali; rilievi, mediante registrazione video, delle targhe dei veicoli transitanti allo scopo di identificare la struttura principale delle relazioni di traffico che impegnano l’area di studio, attraverso la stima della matrice delle relazioni fra i punti significativi della rete. Il database prodotto è stato propedeutico a delineare il quadro rappresentativo dello stato di fatto della mobilità dell’area e per rilevarne le attuali criticità. Al fine di risolvere le criticità relative all’intersezione presso il casello di Parma sono state proposte diverse alternative progettuali preliminari, curate dalla società di progettazione Policreo. In questo contesto TRT ha realizzato un modello di microsimulazione che ha permesso la valutazione quantitativa delle performance trasportistiche dei potenziali scenari futuri sia in condizioni di domanda di mobilità ordinaria sia in condizioni di stress, in particolare durante gli eventi ospitati dalle Fiere di Parma.
- Servizio di assistenza nell’ambito del progetto INTERREG SMISTO per lo sviluppo della mobilità integrata Ticino e Lombardia relativamente alla definizione del sistema tariffario integrato Il progetto SMISTO si inserisce nell’ambito dell’asse di intervento del programma Interreg Italia- Svizzera dedicato alla mobilità. Obiettivo del progetto è quello di accrescere la qualità della mobilità transfrontaliera, introducendo soluzioni di trasporto più maggiormente sostenibili, sia ambientalmente che economicamente. Il contesto geografico di riferimento è caratterizzato da un numero esiguo di corridoi transfrontalieri che determinano fenomeni di congestione lungo alcune direttrici, causando un allungamento dei tempi di percorrenza e un peggioramento della qualità dell’aria. Il progetto SMISTO, approvato dall’Autorità di Gestione del Programma di cooperazione Interreg V-A Italia- Svizzera 2014 – ha visto la partecipazione di sei partner, dei quali la Regione Lombardia – Direzione Infrastrutture e Mobilità è stato il capofila italiano, mentre il Canton Ticino – Dipartimento del Territorio è stato il capofila svizzero. Le attività svolte da TRT hanno riguardano la definizione del sistema tariffario integrato dei servizi transfrontalieri, ed in particolare: l’individuazione di nuove metodologie di tariffazione dei servizi transfrontalieri; l’individuazione delle tipologie di titoli di viaggio, valori tariffari del sistema tariffario transfrontaliero; la definizione delle condizioni di trasporto dei servizi transfrontalieri; la definizione, simulazioni degli impatti economico finanziari della nuova tariffa transfrontaliera; la finalizzazione accordo per il clearing degli introiti; la proposta di accordo tra i vettori e soggetti istituzionali.
- Piano Urbanistico Generale (PUG) e Regolamento edilizio del Comune di Ravenna La proposta presentata da Mate con il prof Carlo Gasparrini, l’architetto Francesco Nigro, Dream, Trt e alcuni consulenti specialistici si aggiudica la gara per la redazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) del Comune di Ravenna, ai sensi della nuova legge 24/2017 dell’Emilia Romagna. Ravenna con oltre 150 mila abitanti è la città più grande e importante della Romagna con un territorio comunale di 653 chilometri quadrati superata per estensione solo dal Comune di Roma. Ravenna è stata capitale tre volte: dell’Impero romano d’Occidente, del Regno degli Ostrogoti e dell’Esarcato Bizantino. Nel dopoguerra Ravenna ha vissuto di un forte sviluppo industriale grazie anche alla creazione di una raffineria di petrolio, di uno stabilimento petrolchimico e allo sviluppo delle attività portuali che in virtù della sua posizione strategica è diventato leader in Italia per gli scambi commerciali con i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero. L’incarico comprende le attività di valutazione ambientale, diversi studi di settore oltre al nuovo Regolamento Edilizio Comunale. Nell’ambito delle attività specialistiche previste dal PUG, TRT si occupa degli approfondimenti trasportistici e dei possibili impatti generati dal nuovo strumento urbanistico.
- Studio sull’implementazione delle modifiche alla Direttiva 96/53/EC modificata per mezzo della Direttiva 719/2015 (implementazione della Direttiva sul peso e dimensione dei veicoli) La Direttiva 96/53/EC regolamenta le dimensioni massime consentite nel traffico nazionale e internazionale e il peso massimo consentito nel traffico internazionale sia per i veicoli per il trasporto di passeggeri che di merci. Le evoluzioni tecnologiche e i nuovi obiettivi di inquinamento hanno imposto una revisione della Direttiva nel 2015, avvenuto attraverso la Direttive 719/2015 che ha riguardato: L’installazione di dispositive aerodinamici retraibili sul fronte o sul retro dei veicoli; L’incremento di peso per i veicoli ad alimentazione alternativa; L’utilizzo di cabine di guida aerodinamiche; L’incremento di peso consentito per gli autobus passeggeri; La possibilità di trasportare container e casse mobili da 45 piedi nell’ambito di un trasporto intermodale. L’obiettivo dello studio è quello di fornire alla Commissione una valutazione sull’implementazione delle modifiche alla Direttiva tenendo in considerazione specifici segmenti di mercato. I segmenti di mercato analizzati da TRT in collaborazione con COWI, sono: Hight Capacity Vehicles (HCV); Veicoli per il trasporto di veicoli (bisarche); Veicoli equipaggiati con gru; Veicoli per il trasporto di carichi indivisibili.
- Aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano di Aosta Il Comune di Aosta ha affidato a TRT il servizio di aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) del capoluogo regionale. L’aggiornamento avviene circa 10 anni dopo la redazione del vigente PGTU, portata a termine da TRT quale società partecipante al Consorzio Metis del Politecnico di Milano. La città di Aosta (circa 35 mila abitanti), concentra da sola il 27% della popolazione della Valle d’Aosta e svolge un ruolo di attrattore della mobilità regionale grazie alla significativa concentrazione di attività economiche e di servizio. In sintesi le attività di aggiornamento del PGTU hanno riguardano: La costruzione di un quadro conoscitivo aggiornato al 2020 (struttura demografica e socio-economica, offerta di reti e servizi di trasporto, domanda di mobilità, impatti ambientali e sociali); l’analisi degli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti e in corso di redazione, compresa la verifica dello stato di attuazione delle opere e delle misure inserite nel PGTU 2011; l’individuazione dei punti di forza e di debolezza del sistema della mobilità aostano quali elementi su cui strutturare il set di strategie e temi di intervento del nuovo PGTU; la definizione degli scenari del PGTU, Scenario di Riferimento (SR) e Scenario di Piano (SP), con un approfondimento sui seguenti temi progettuali: rete viaria e sua regolamentazione, trasporto collettivo, ciclabilità e misure di supporto (compresa la messa in coerenza della rete in corso di progettazione da parte dell’Amministrazione Comunale con le misure del PGTU), sistema della sosta, gestione della domanda di mobilità, mobilità elettrica, logistica urbana e sistemi ITS; la definizione dettagliata degli interventi relativi ad aree della città di rilevante importanza dal punto di vista urbanistico e del sistema della mobilità: Nuova Università Valdostana, piazza dell’Arco di Augusto, stazione ferroviaria. Il Piano è stato adottato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 135 del 01/07/2021 e successivamente approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 23 del 23/02/2022.
- Supporto alla progettazione di fattibilità tecnico ed economica e definitiva delle infrastrutture per la realizzazione delle linee della rete Bus Rapid Transit di Taranto Il progetto ha riguardato il supporto allo studio di fattibilità con approfondimenti trasportistici ed elaborazione dell’analisi costi-benefici della rete di Bus Rapid Transit (BRT) prevista dal PUMS del Comune di Taranto, che ha tra gli obiettivi quello di ridurre il traffico privato nelle aree centrali della città ed una radicale trasformazione dei servizi di trasporto pubblico. Tecnicamente il BRT prevede (i) l’utilizzo di veicoli di grande capacità, caratterizzati da basso (o nullo) livello di emissioni e a pianale integralmente ribassato e (ii) un tracciato dotato di fermate attrezzate e confortevoli, in cui sono previsti interventi infrastrutturali di protezione della sede e impianti di controllo e regolazione della circolazione per la priorità semaforica del bus rispetto al traffico privato. Il progetto del BRT ha un’estensione complessiva di 71 km. La «Linea Rossa» Paolo VI – Cimino ha uno sviluppo di 44 km e collega il quartiere Paolo VI alla Pineta Cimino servendo, nel suo percorso, l’Isola, il quartiere Borgo, via Dante e il Centro commerciale Auchan. La «Linea Blu» Tamburi – Talsano ha uno sviluppo di circa 39 km e collega il quartiere Tamburi al quartiere Talsano servendo nel suo percorso, l’Isola, il quartiere del Borgo, l’ospedale, la base della Marina Militare e la periferia della città . Le due linee sono parzialmente sovrapposte per circa 9 km al fine di raddoppiare le frequenze in tutta l’area centrale della città. TRT ha svolto attività di supporto in due fasi. Nella Fase I è stato dato un contributo preliminare alle alternative progettuali ed è stata sviluppata l’analisi costi-benefici in conformità con le linee guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la presentazione dell’istanza per l’accesso alle risorse per il trasporto rapido di massa per la sola Linea Rossa. Nella Fase II è stata sviluppata l’analisi costi benefici, seguendo le linee guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Traporti e della Commissione Europea per la valutazione di progetti di investimento. L’analisi costi-benefici ha valutato le due linee del BRT e le necessarie modifiche della rete di trasporto pubblico convenzionale, rispetto alla soluzione di non attuare il progetto. L’analisi costi-benefici comprende anche l’analisi di rischio, sia qualitativa che quantitativa. Quest’ultima è stata elaborata con un software dedicato. Per le due fasi, l’analisi costi-benefici è stata sviluppata sulla base dei dati di output del modello di simulazione del traffico e dei dati dei costi di investimento e di esercizio.
- Supporto specialistico alla redazione del Piano Territoriale di Area Vasta (PTAV) della Provincia di Piacenza TRT è stata selezionata dalla Provincia di Piacenza per fornire il supporto specialistico alla redazione del Piano Territoriale di Area Vasta (PTAV) di Piacenza in fase di elaborazione in coerenza con la nuova Legge urbanistica regionale n.24/2017. Le attività, avviate nell’autunno del 2019 e concluse a giugno 2023, hanno comportato la definizione e valutazione di scenari alternativi della mobilità e dei trasporti all’orizzonte temporale del Piano Territoriale di Area Vasta. In questo ambito le principali attività in capo a TRT hanno riguardato: l’aggiornamento del quadro conoscitivo del sistema della mobilità e dei trasporti della Provincia di Piacenza; lo sviluppo di uno scenario di riferimento e di due scenari evolutivi alternativi. Il primo, tendenziale include gli interventi previsti e non realizzati dal PTCP vigente. Il secondo scenario costruito attraverso una selezione delle interventi e misure che rispondono alla strategia ASI (Avoid, Shift, Improve), comprensivo delle misure di gestione della domanda di mobilità e a favore di modi alternativi all’auto; la valutazione degli scenari alternativi sia sotto il profilo trasportistico che ambientale è stata effettuato anche con il supporto del modello di simulazione di traffico all’orizzonte temporale 2032; il supporto all’Amministrazione provinciale nella interlocuzione con gli stakeholder; il contributo settoriale alla redazione dei documenti intermedi e finali del PTAV. Il documento finale consta anche di quattro test modellistici preliminari utilizzati per individuare la migliore alternativa di tracciato per quanto attiene la cosiddetta strada mediana, ovvero: mediana alta, mediana bassa, il completamento e potenziamento della tangenziale di Piacenza. Un ulteriore test ha riguardato il sistema complesso di interconnessione tra A21, A1 e SS9. L’intervento include: un nuovo collegamento tra il casello di Rottofreno sulla A21 e quello di Basso Lodigiano sulla A1, il declassamento del tratto della A21 a Piacenza, un nuovo ponte sul Po in variante alla SS9. La valutazione di queste alternative ha incluso sia aspetti trasportistici che ambientali e territoriali, grazie al supporto di Politecnica, società responsabile delle attività specifiche riferite alla redazione del PTAV. Per approfondimenti Sito ufficiale del Piano Territoriale di Area Vasta di Piacenza (link) Quadro conoscitivo sistema funzionale: mobilità e accessibilità – Scarica il documento
- Città di Bergamo – Nuova fermata ferroviaria nel contesto urbano strategico del nuovo polo fieristico Nell’ambito di Trasformazione “Fiera Nuova-Parco Boccaleone” – At_e/s29 – UMI 2, da attuarsi nel contesto urbano strategico del “Nuovo Polo Fieristico” del Comune di Bergamo, TRT ha fornito la consulenza trasportistica specializzata nello lo studio di fattibilità per la realizzazione di una fermata ferroviaria lungo la nuova tratta Bergamo – Aeroporto. TRT ha guidato lo studio affiancando un team di esperti di progettazione ferroviaria (GVG Engineering) nello sviluppo delle planimetrie, dei profili e delle sezioni ferroviarie relative alla nuova fermata ferroviaria. La nuova fermata andrebbe a collocarsi in posizione intermedia, ai margini della Fiera di Bergamo garantendo un collegamento diretto dalla Stazione cittadina e dall’aeroporto Orio al Serio. La fermata in viadotto garantirebbe la permeabilità est-ovest sia delle rete stradale che dei collegamenti ciclo-pedonali oltre a prevedere un nuovo parcheggio di interscambio da/per l’aeroporto e a servizio sia della città che della zona fieristica.
- Nuovo Ospedale Di Piacenza: Studio Trasportistico e Analisi Costi Benefici per la redazione dello Studio di Fattibilità TRT Trasporti e Territorio ha ricevuto l’incarico dall’Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza per il supporto tecnico al gruppo di progettazione guidato da Policreo Srl, per quanto riguarda gli approfondimenti relativi allo Studio Trasportistico e all’Analisi Costi-Benefici sviluppati all’interno dello Studio di Fattibilità, (redatto ai sensi dell’art.14 del DPR 207/2010), del Nuovo Ospedale di Piacenza. Lo studio è stato articolato in tre principali filoni di attività: il primo ha riguardato il sistema della mobilità e della sosta afferente all’attuale plesso ospedaliero analizzando nel dettaglio il sistema della viabilità, dell’accessibilità pubblico-privata dell’area e dell’analisi della sosta a servizio dell’attuale ospedale; il secondo ha valutato la funzionalità delle infrastrutture viarie a servizio del nuovo ospedale di Piacenza stimandone gli impatti sul sistema della mobilità privata, dimensionando e valutando contestualmente la funzionalità del sistema della sosta. Le analisi trasportistiche hanno riguardato il sistema della mobilità privata, quella pubblica, la ciclabilità e la sosta sono state condotte attraverso l’applicazione di un sofisticato strumento di micro-simulazione dinamica del traffico che ha fornito una serie di parametri quantitativi (velocità medie, ritardi ecc.) funzionali a determinare il corretto deflusso veicolare; il terzo ha approfondito le questioni legate all’analisi costi-benefici, confrontando il progetto del nuovo ospedale rispetto all’opzione del mantenimento ed adeguamento dell’ospedale esistente. L’analisi costi-benefici ha stimato il contributo del progetto al miglioramento del benessere economico-sociale della collettività, ovvero ha stimato se i vantaggi, o benefici, economico-sociali, superano gli svantaggi, o costi sociali. In particolare, i costi progettuali del nuovo ospedale e del mantenimento ed adeguamento dell’ospedale esistente sono stati confrontati con i benefici sanitari, ma anche relativi all’accessibilità e alla dimensione e fruibilità del verde.
- Implementazione di un modello di trasporto di rete multimodale per il Corridoio Rail Baltica e simulazione dell’attività di trasporto passeggeri e merci nel Corridoio Rail Baltica Global Project è la parte relativa ai Paesi baltici di un progetto infrastrutturale mirato a integrare questi ultimi nella rete ferroviaria europea. Il risultato atteso dal progetto è una linea ferroviaria pienamente interoperabile di oltre 870 km utilizzabile da treni passeggeri e merci, parte del Corridoio TEN-T North Sea – Baltic. Una prima fase dello studio ha compreso due principali attività. La prima attività è stata l’implementazione di un modello di trasporto di rete multimodale del corridoio della Rail Baltica. Il modello copre in modo piuttosto dettagliato (zone a livello NUTS3 o inferiore) l’area dei tre Paesi baltici e delle regioni confinanti di Polonia e Finlandia. Il resto dell’Europa e le regioni del resto del mondo sono rappresentate in modo più aggregato. Il modello è del tipo a quattro stadi, trattando generazione, distribuzione, ripartizione modale e assegnazione a una rete multimodale. Copre l’a attività passeggeri e merci rilevante per l’infrastruttura in progetto. Tutti i modi di trasporto in competizione con la ferrovia sono rappresentati. Diversi tipi di servizio ferroviario sono modellizzati esplicitamente sia per i passeggeri (inclusi i servizi notturni) sia per le merci. A supporto dell’implementazione del modello è stata realizzata nell’area di studio un’indagine di Preferenze Dichiarate per stimare parametri rilevanti per il modello di domanda passeggeri. La seconda attività dello studio è stata l’applicazione del modello per la stima della domanda passeggeri e merci sul corridoio a diversi orizzonti temporali corrispondenti a diverse fasi di realizzazione dell’infrastruttura e in tre scenari alternativi: uno scenario “do nothing” in cui la nuova infrastruttura non è presente. uno scenario “Base” con la nuova infrastruttura. uno scenario alternativo dove sono adottate ipotesi alternative riguardo alla configurazione dei servizi di trasporto intermodale e si assume la contestuale applicazione di misure congruenti con le politiche di trasporto europee definite in coerenza con gli indirizzi del EC Green Deal. L’applicazione del modello ha fornito numerosi risultati, che variano da statistiche aggregate al traffico per arco e comprendono indicatori di impatto su consumi di energia ed emissioni. Il modello è stato consegnato assieme ai risultati dello studio e un corso di introduzione all’uso del modello è stato tenuto per il personale di Rail Baltica AS. Lo prima fase dello studio è stata realizzata da TRT con il supporto di PTV (Germania), MDS Transmodal (Regno Unito); CSE COE (Lettonia). TRT è stato il coordinatore dello studio ed è stato responsabile dello sviluppo dei modelli di domanda passeggeri e merci e dell’indagine di Preferenze Dichiarate. In una seconda fase (2024) alcuni aspetti del modello sono stati rivisti per migliorare il livello di dettaglio dell’analisi e rendere più semplice l’interazione con il modello. In particolare, il numero di zone è stato aumentato in modo che le zone non includano più di una stazione regionale (non urbana). A seguito delle revisioni attuate, alla fine della seconda fase il modello è ricalibrato. Le […]
- Studio su “Fornire il trasporto pubblico nelle regioni transfrontaliere. Mappatura dei servizi esistenti e dei relativi ostacoli legali” Nell’Unione Europea è ampiamente riconosciuto che le regioni frontaliere e transfrontaliere richiedono un’attenzione particolare. Circa il 30% della popolazione dell’UE vive nelle regioni di interne di confine. Nonostante il mercato unico, le attività transfrontaliere devono ancora affrontare colli di bottiglia che ostacolano imprese e cittadini. Il trasporto transfrontaliero è un elemento fondamentale per facilitare le attività di queste regioni. Nonostante l’importanza del trasporto pubblico per collegare queste regioni, ad oggi non esiste alcun inventario europeo completo dei servizi di trasporto pubblico transfrontaliero (CBPT). Pertanto è impossibile stimare il numero effettivo di servizi esistenti. In considerazione del ruolo dei CBPT, questo studio: fornisce un inventario completo dei servizi CBPT esistenti lungo i confini interni dello spazio economico europeo e una loro analisi approfondita; sviluppa un inventario degli ostacoli all’implementazione dei CBPT e ne analizza le possibili soluzioni; identifica buone pratiche attraverso l’analisi di casi di studio e sviluppa soluzioni per supportare pianificatori e operatori. All’interno del progetto TRT si occupa di: analizzare i servizi di trasporto ferroviario regionale transfrontaliero; sviluppare una mappa on-line per mostrare i servizi esistenti con tutte le modalità di trasporto; analizzare 3 casi studio sui modelli di business dei servizi di trasporto pubblico transfrontaliero.
- User-friendly information tool on urban and regional vehicle access regulation schemes UVAR-BOX è stato un progetto finanziato dalla Commissione Europea con lo scopo di armonizzare le informazioni frammentate o non disponibili sulle politiche relative agli UVAR (Urban Vehicle Access Regulations) delle città europee. Il progetto di 24 mesi si è concluso con successo nel 2023 e ha sviluppato lo standard Datex II per gli UVAR e uno strumento, l’UVAR-BOX, per facilitare l’inserimento dei dati UVAR nello standard Datex II, che può essere letto automaticamente dai sistemi di navigazione e dalle applicazioni mobili disponibili per i conducenti europei. Le politiche UVAR perseguono diversi obiettivi come il miglioramento della qualità dell’aria, della vivibilità e la riduzione della congestione. Il progetto ha mirato ad armonizzare e diffondere le informazioni relative alle politiche UVAR negli strumenti di gestione della flotta e nei dispositivi di navigazione. Ciò per supportare sia gli utenti della strada a pianificare i viaggi in tutta l’UE, sia le autorità locali e gli Stati membri per impostare procedure di comunicazione standard adeguandosi alle normative europee sulla diffusione delle informazioni relative alla mobilità (direttiva ITS e gateway digitale unico). TRT, come parte di un ampio consorzio, aveva il ruolo di Country Coach italiano per supportare le pubbliche amministrazioni italiane in questo processo di digitalizzazione. Per approfondimenti Volantino del progetto – Scarica il volantino Country Coaches web page – Vai al sito DATEX II: the standard for traffic and mobility information – Video
- Studio sull’occupazione e sugli impatti sociali della guida connessa e autonoma (CAD) La Commissione Europea ha commissionato uno studio mirato a comprendere meglio gli impatti sul lavoro e sull’occupazione nel settore dei trasporti derivanti dall’introduzione di veicoli a guida connessa e autonoma (CAD). Lo studio è finalizzato a supportare lo sviluppo di adeguate politiche per mitigare tempestivamente eventuali impatti negativi. Parte di un consorzio guidato da Ecorys (NL) e partecipato da M-Five (DE), VTT (FI), SEURECO (FR), ERTICO, IRU e UITP, TRT è responsabile dello sviluppo di 4 scenari esplorativi che considerano diversi livelli di penetrazione dei veicoli CAD al fine di valutarne le conseguenti ricadute occupazionali. La valutazione degli impatti è supportata da due strumenti di modellazione su scala europea ASTRA e NEMESIS. La creazione di scenari è supportata dal Modello degli Scenari. Sviluppato da TRT in System Dynamics, tale modello considera i principali driver che influenzano l’adozione dei veicoli a guida autonoma, sia dal lato dell’offerta che della domanda. Gli elementi dal lato dell’offerta riguardano la tecnologia e le condizioni di utilizzo del CAD; gli elementi dal lato della domanda riguardano requisiti, preferenze e vincoli che guidano la scelta dei modi e dei mezzi di trasporto Oltre all’offerta e alla domanda, un terzo aspetto importante considerato dal modello è la normativa introdotta dalle autorità in merito all’utilizzo dei veicoli CAD in diversi ambienti. Per approfondimenti: Sono disponibili per il download il Rapporto dello Studio coi relativi allegati; È disponibile per il download una brochure del rapporto; A settembre 2020 i risultati sono stati presentati durante una conferenza, in cui le parti interessate del trasporto su strada hanno discusso una potenziale roadmap di intervento.
- Un’indagine in 20 città europee per conto del JRC della Commissione Europea per esplorare l’impatto dell’epidemia di COVID-19 sulla mobilità urbana L’epidemia di Covid-19 ha determinato cambiamenti rilevanti nelle scelte di mobilità, alla luce dei rischi per la salute e delle restrizioni introdotte, ma anche in relazione alla diversa organizzazione del lavoro e delle attività economiche. Tutto ciò ha impatto sulla mobilità urbana. Lo studio, per mezzo di una indagine campionaria in 20 città europee, ha raccolto informazioni per comprendere come l’epidemia abbia modificato la mobilità urbana individuale. Nello specifico, lo studio ha analizzato gli impatti su elementi quali: La scelta modale I costi di trasporto I motivi di spostamento; La frequenza degli spostamenti Fattori esterni che determinano le scelte di mobilità Inoltre, lo studio ha preso in considerazione elementi strutturali come il lavoro a distanza. TRT ha guidato la ricerca, che è stata realizzata da IPSOS. Le 20 città erano distribuite in 11 paesi dell’Unione Europea comprendendo grandi aree metropolitane e città di medie dimensioni con differenti livelli di diffusione del virus Covid-19, differente importanza del trasporto pubblico e della mobilità ciclabile e diversi livelli di congestione stradale. L’indagine ha coinvolto 500 persone in ogni città. Le risposte sono state raccolte con due diversi metodi: un questionario via internet (CAWI) e uno telefonico (CATI). Ciò ha consentito di raggiungere un campione rappresentativo a costi sostenibili. [tw_button icon=”” link=”http://www.trt.it/en/projects/” size=”small” rounded=”false” style=”flat” hover=”default” color=”#223468″ target=”_self”]Projects[/tw_button]
- Assistenza tecnica per l’attività di studio e ricerca nell’ambito del Progetto Interreg «SUBNODES» Il progetto SUBNODES (Connecting the hinterland via Sub-nodes to the TEN-T core network) è finanziato dal programma Interreg Central Europe e mira a migliorare i collegamenti dell’hinterland verso gli hub primari della rete TEN-T, attraverso gli hub di trasporto secondari, o cosiddetti «SUBNODES». L’obiettivo dell’assistenza tecnica è fornire supporto per la redazione dell’Action Plan della Regione Lombardia per migliorare le connessioni delle città SUBNODE di Brescia, Bergamo, Varese e Como, verso gli aeroporti di Malpensa, Linate ed Orio al Serio, nodi core della rete TEN-T in Lombardia. L’attività di assistenza tecnica per la redazione dell’Action Plan si articola in quattro fasi: Analisi della situazione attuale della rete di trasporto e dei collegamenti dei subnode con la loro catchment area e verso i nodi principali delle reti TEN-T. L’analisi definisce la baseline per l’individuazione di nuove misure ed azioni. Elaborazione di una SWOT analisi Individuazione di soluzioni a problemi specifici per il miglioramento dei servizi ai passeggeri Raccomandazioni per lo sviluppo delle azioni. L’assistenza tecnica prevede altresì il supporto agli incontri con gli stakeholder e l’illustrazione dell’Action Plan in due pubblicazioni.
- Pacchetto normativo sui controlli tecnici periodici: Trasposizione legale, funzionamento concreto e prontezza per il futuro Il pacchetto normativo europeo sui controlli tecnici sui veicoli è stato adottato nel 2014 ed è composto da tre direttive, incentrate rispettivamente sui controlli tecnici periodici (Direttiva 2014/45 / UE); sui documenti di immatricolazione del veicolo (Direttiva 2014/46 / UE); e sui controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali (Direttiva 2014/47 / UE). Gli obiettivi dello studio sono: Verificare come gli Stati Membri hanno recepito il pacchetto normativo dal punto di vista della sicurezza stradale e determinare se il recepimento abbia effettivamente portato all’applicazione di norme comuni; Verificare se le misure nazionali di recepimento delle disposizioni di sicurezza del pacchetto siano sufficienti e adeguatamente formate per raggiungere i suoi obiettivi di sicurezza; L’analisi del recepimento giuridico da parte degli Stati membri è stata effettuata considerando le leggi e regolamenti introdotti a livello nazionale in recepimento al pacchetto, così come notificate alla Commissione (più di 450 documenti da 27 Stati membri) L’indagine diretta tra le autorità responsabili a livello nazionale ha coinvolto 23 diverse organizzazioni di 21 Stati membri, completata da 7 interviste dirette a ministeri e altre autorità nazionali. TRT ha guidato un team internazionale multidisciplinare costituito da OIR, Arcadia International and M&E Factory, e supportato da CORTE l trasporto stradale è la modalità di trasporto più diffusa nell’UE, nonché la principale causa di incidenti. A questo proposito, l’Unione europea ha sviluppato una politica dei trasporti orientata alla sicurezza e alla protezione attraverso standard e regole comuni. Nel 2014 è stato adottato, a livello europeo, un pacchetto normativo volto a migliorare la sicurezza stradale attraverso norme comuni sui controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi (Direttiva 2014/45 / UE), documenti di immatricolazione dei veicoli (Direttiva 2014/46 / UE), e i controlli su strada dei veicoli commerciali (direttiva 2014/47 / UE). Lo scopo di questa valutazione è verificare se il recepimento da parte degli Stati Membri, delle misure di sicurezza incluse nel pacchetto, abbia portato ad adottare standard comuni, nonché valutare l’attuale funzionamento dello scambio di informazioni e il riconoscimento reciproco dei controlli tecnici tra gli stati. Per approfondimenti Implementation of the roadworthiness package: European implementation assessment, lo studio realizzato da TRT. Vai al sito del Parlamento Europeo
- Assistenza per la gara di concessione delle autostrade A21 – A5/SATT Il progetto ha avuto l’obiettivo di verificare come la proposta in merito ad un nuovo sistema di esazione, lungo le tratte autostradali oggetto di gara di concessione, fosse tale da assicurare la tutela dei diritti dei consumatori, favorire la crescita economica del territorio, ed essere orientato alla tutela ambientale. L’oggetto di gara di concessione comprende le tratte autostradali SATAP A21 e ATIVA A5/SATT (Sistema Autostradale Tangenziale di Torino). Il lavoro di TRT si è focalizzato su una serie di elementi e conseguenti valutazioni di impatto legati all’introduzione di un sistema di esazione innovativo che interessi la rete SATT (attualmente un sistema autostradale aperto) e che coinvolgano parzialmente anche le autostrade A5 e A21. Gli elementi del nuovo sistema di esazione presi in considerazione sono stati: Implementazione di un sistema «free flow» in sostituzione all’attuale sistema aperto con barriere Sistema di informazione per gli utenti Scelta del metodo di pagamento e del service provider Accordi con realtà locali per favorire lo sviluppo del territorio Riqualificazione delle barriere Sviluppo aree di servizio
- Il primo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della città di Tirana, Albania GIZ, l’organizzazione pubblica tedesca per la cooperazione internazionale, ha incaricato TRT della redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della capitale albanese, Tirana. Il progetto fa parte di una più ampia iniziativa chiamata SUMSEEC II (Mobilità urbana ad alta efficienza energetica nei paesi dell’Europa sudorientale), finanziata dal Ministero tedesco e attuata da GIZ. TRT ha supportato il Comune di Tirana nello sviluppo del loro primo PUMS, secondo le Linee guida europee (Eltis 2019). L’attività è iniziata nell’ottobre 2019 ed è stata completata nel luglio 2020. Il processo di pianificazione ha sviluppato una stretta collaborazione con i diversi dipartimenti della municipalità e gli stakeholder locali. Sono stati organizzati quattro seminari pubblici in corrispondenza delle tappe fondamentali, per garantire l’approccio partecipativo che caratterizza un PUMS. La prima parte del processo è stata finalizzata a ricostruire lo stato attuale della città, sulla base di studi precedenti, evidenze raccolte sul campo, discussioni e riscontri raccolti dagli stakeholder locali in workshop dedicati e indagini alla popolazione organizzati fino a gennaio 2020. La seconda parte, incentrata sulla redazione del documento di piano, è stata accompagnata da una serie di focus group e questionari online che hanno garantito e facilitato il processo partecipativo nonostante il lockdown a Tirana durante la pandemia di Sars-Cov2 nella primavera del 2020. Lo scenario di pianificazione proposto è il risultato della valutazione di tre opzioni alternative mediante un’analisi multi-criteria. Il risultato è un set di misure integrate e strutturate secondo sei strategie chiave identificate come elementi fondanti del PUMS. Per approfondimenti “SUMP for the City of Tirana”. Caso studio pubblicato su Eltis Platform
- Redazione di Linee Guida con strumenti operativi per la promozione di misure sulla mobilità sostenibile con aggiornamento indirizzi PRIT (Piano Regionale Integrato Trasporti) La Regione Emilia Romagna ha chiesto a TRT Trasporti e Territorio di collaborare alla redazione delle Linee Guida per la promozione di misure innovative per la mobilità sostenibile nelle aree urbane del territorio regionale. L’attività è inserita tra i documenti di supporto al nuovo Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT 2025) approvato con Delibera di Assemblea Regionale n° 59 del 23/12/2021. L’esigenza dell’Amministrazione Regionale e del Servizio Pianificazione territoriale nello specifico, è di fornire un supporto alle amministrazioni locali nell’ambito della redazione dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS), guidandoli su due tematiche rilevanti. La prima, riferita alla necessità di acquisire elementi quantitativi e qualitativi in grado di sviluppare una riflessione rispetto ai temi della domanda di mobilità sia rispetto alla sua evoluzione che delle sue caratteristiche. La crisi sanitaria per sars cov 2 ha interrogato in modo evidente gli strumenti di pianificazione strategica laddove sono chiamati a formulare previsioni rispetto all’andamento della domanda di mobilità correlandola alle azioni di pianificazione. La seconda questione richiama all’emergere di strumenti e azioni caratterizzate da un contenuto di innovazione a cui associare e verificare le condizioni di sostenibilità. Si tratta di soluzioni innovative come ad esempio gli strumenti di ITS, l’uso dei Big Data nell’ambito dello studio predittivo della mobilità, di azioni rivolte alla diffusione-valorizzazione della sharing mobility, al diffondersi di livelli sempre crescenti di veicoli a guida autonoma, o ancora allo sviluppo di servizi collettivi più adatti ad intercettare la domanda di mobilità e le sue caratteristiche come ad esempio i servizi a chiamata o la diffusione di modelli MaaS, fino ad azione complesse che mettono in relazione i tempi della mobilità con i tempi della città. Si tratta cioè di schede tecniche tratte da esperienze regionali e non solo, senza pretesa di completezza, a supporto di azioni da intraprendere a livello locale per la redazione di PUMS o altri strumenti di governo della mobilità. Le linee guida presentate a giugno 2021 sono accompagnate da una struttura di valutazione (Modello MOMOS) capace di riconoscere la dimensione di sostenibilità delle azioni trattate. Per più informazione: E’ possibile scaricare le schede tecniche sul sito della Regiones, nella pagina dedicata al PRIT. La Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Bologna e la Federazione degli Architetti P.P.C. dell’Emilia-Romagna ha presentato i risultati del progetto nel convegno “Pianificare i trasporti: PRIT2025 e mobilità sostenibile” realizzato il 10 novembre 2022 presso l’Aula Magna della sede regionale. Le slide e il programma del convegno sono disponibili qui.
- Valutazione del Regolamento (UE) No 913/2010 relativo alla rete ferroviaria Europea ferroviaria per un trasporto merci competitivo Lo studio di supporto alla valutazione ha riguardato tutti gli aspetti del Regolamento, tutti i paesi Europei coinvolti nelle attività dei Corridori Ferroviari Merci ed ha considerato il periodo di tempo da quando essi sono diventati operativi e fino al 2020. L’obiettivo principale del Regolamento riguarda la necessità di migliorare la competitività del trasporto merci ferroviario rispetto agli altri modi di trasporto. Il punto di partenza del Regolamento riguarda la necessità di migliorare la qualità della capacità fornita dai gestori dell’infrastruttura agli operatori di trasporto e fare in modo che ciò si realizzi. Lo studio di supporto alla valutazione ha stimato l’impatto del Regolamento confrontando gli sviluppi osservati nel settore del trasporto merci ferroviario, dopo l’introduzione del Regolamento, rispetto ad una situazione ipotetica in sua assenza. Lo studio ha anche considerato le iniziative collegate ai corridoi ferroviari, al di là del Regolamento, per esempio in relazione agli aspetti tecnici e di interoperabilità lungo i corridoi. Inoltre, lo studio ha altresì considerato altre iniziative, di carattere più generale, intraprese nel periodo di analisi dal settore ferroviario e che possono aver contribuito al raggiungimento degli obiettivi del Regolamento. Nella pratica, lo studio ha esaminato il Regolamento rispetto ai criteri di rilevanza, efficacia, efficienza, coerenza e valore aggiunto dell’UE. L’analisi si è basata (i) sui dati raccolti da fonti primarie e secondarie e (ii) sulle opinioni degli stakeholder direttamente interessati, attraverso interviste dirette, questionari dedicati e consultazioni pubbliche lanciate dalla Commissione. Lo studio ha valutato che il Regolamento è stato implementato per ciò che riguarda la selezione, la governance, gli investimenti e la gestione dei corridoi ferroviari. Gli stakeholder direttamente coinvolti hanno adempiuto alle norme del Regolamento in senso formale e nel rispetto dell’ambito di applicazione. Ciononostante, il Regolamento ha avuto un impatto relativamente limitato circa il raggiungimento degli obiettivi generali, operativi e specifici. Inoltre, esso non ha determinato una significativa adozione degli strumenti introdotti, i quali pertanto hanno prodotto gli effetti attesi in modo limitato. TRT ha coordinato lo studio in collaborazione con M-Five (DE), MC-Vienna (AT) e TEPR (UK). TRT è stata responsabile (i) della definizione del quadro di valutazione, (ii) della definizione dello scenario in assenza del Regolamento, (iii) dell’analisi dei risultati della consultazione, (iv) dell’analisi dei criteri di efficacia ed efficienza e (v) della stima dei costi e dei benefici. Per approfondimenti Valutazione del regolamento UE sui corridoi ferroviari merci della rete TEN-T, lo studio realizzato da TRT. Vai alla pubblicazione
- Valutazione del Libro bianco 2011, Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti Il Libro bianco sui trasporti 2011 “Roadmap per uno spazio unico europeo dei trasporti – Verso un sistema di trasporti competitivo ed efficiente sotto il profilo delle risorse” è il documento con cui la Commissione europea ha delineato la strategia sul futuro sistema dei trasporti dell’UE e che definisce l’agenda politica per i prossimi decenni. I principali obiettivi della strategia sono (i) ridurre le emissioni di anidride carbonica nei trasporti ad un livello inferiore del 60% rispetto a quello del 1990; (ii) ridurre la dipendenza del settore dei trasporti dal petrolio; (iii) ridurre la crescita della congestione. La strategia si articola in 40 punti di azione e 132 iniziative volte al raggiungimento di 10 target operativi a diversi orizzonti temporali (2030 e 2050). TRT, membro del consorzio guidato da Ricardo NL e partecipato da M-Five, E3Modelling e TEPR è responsabile della valutazione intermedia dell’efficacia della strategia al fine di supportare la Commissione Europea nell’individuazione di eventuali proposte di revisione del documento. Lo scopo della valutazione è fornire una solida valutazione basata su dati concreti del Libro bianco e delle azioni da esso derivate dalla sua adozione nel 2011. Esamina l’efficacia, l’efficienza, la coerenza, la pertinenza e il valore aggiunto del Libro bianco sui trasporti europei in conformità con le Line Guida della Commissione. La valutazione esamina le necessità della politica dei trasporti, gli obiettivi fissati nel Libro bianco, le iniziative proposte, e i risultati raggiunti, nonché l’impatto complessivo della strategia da quando è stata messa in atto. I risultati della valutazione intendono informare le successive decisioni della Commissione sulle possibili priorità per la futura agenda della politica dei trasporti dell’UE. Per approfondimenti (disponibile solo in inglese) Valutazione del Libro bianco 2011, Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti. Rapporto finale, Marzo 2021
- Raccolta dati e analisi degli impatti delle restrizioni al cabotaggio applicate alle tratte stradali delle operazioni di trasporto combinato: studio a supporto della valutazione del Regolamento 2020/1055 (Mobility Package 1) Il Regolamento 2020/1055 stabilisce che gli Stati Membri, in deroga alla Direttiva 92/106/CEE, possono applicare dei contingentamenti ai trasportatori che effettuano tratte stradali di operazioni di trasporto combinato in uno stato straniero. Lo scopo dello studio è stato quello di fornire informazioni sugli impatti di mercato determinati dal nuovo regolamento. A tal fine, è stata condotta un’indagine tra i principali operatori e terminalisti del trasporto combinato in merito all’organizzazione delle tratte stradali e alle implicazioni che le nuove norme potrebbero avere rispetto alle attività di trasporto combinato. L’analisi e la valutazione ha interessato tutti i segmenti modali (ferroviario, marittimo, fluviale) ed è stata condotta a livello europeo garantendo un’ampia copertura geografica. Sulla base delle informazioni e dei dati raccolti, lo studio ha fornito indicazioni sulle ricadute che le nuove restrizioni potrebbero avere sull’intero mercato del trasporto combinato UE, analizzando l’ambito di applicazione delle restrizioni e le variazioni attese in termini di quote di mercato e percorrenze. Dall’analisi condotta emerge come, data la forte competizione con il trasporto stradale, la combinazione ferro-gomma sia quella che potrebbe maggiormente risentire delle nuove norme. Relevance of the various compliance measures for CTOs (% of CT operations concerned by each measure) Per approfondimenti Mobility Package 1 e impatti sul trasporto combinato, lo studio realizzato da TRT. Vai alla pubblicazione
- Redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile dei Comuni di Pulsano e Leporano (Taranto) Il Comune di Pulsano (TA) ha affidato a TRT Trasporti e Territorio il servizio di redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) dei Comuni di Pulsano e Leporano. Il Piano è cofinanziato e supervisionato dalla Regione Puglia nell’ambito di un più ampio programma regionale legato allo sviluppo dei PUMS. TRT ha lavorato in sinergia con altri consulenti incaricati delle attività di partecipazione nonché della predisposizione della piattaforma GIS dedicata alla attività di pianificazione. Con una popolazione complessiva di circa 20.000 abitanti, Pulsano e Leporano sono i primi due comuni a sud della citta di Taranto, città con la quale sviluppano una forte interdipendenza sul fronte della mobilità. Oltre ai due nuclei urbani storici più interni, lungo i circa 12 km di litorale sono presenti diverse località balneari e turistiche che determinano una forte stagionalità della domanda di trasporto. Le attività di redazione del Piano sono state sviluppate in tre distinte fasi: a valle della ricostruzione del quadro conoscitivo e dell’analisi della situazione attuale (fase 1) sono stati prima definiti gli obiettivi e le strategie (Linee di Indirizzo – fase 2) e successivamente elaborate e dettagliate le singole politiche e misure di mobilità urbana sostenibile confluite poi nella Proposta di Piano (fase3). Il processo di redazione del PUMS di Pulsano e Leporano ha tenuto conto e integrato le indicazioni delle linee guida PUMS europee, nazionali e regionali. Per la valutazione degli scenari TRT ha utilizzato il proprio modello strategico MOMOS. Il PUMS è stato adottato dal Comune di Pulsano con Deliberazione n. 185 del 05.11.2021.
- Nantes Debat Publique – Aeroporto di Nantes Atlantique, verifica delle previsioni di traffico Nel gennaio 2018 il Primo Ministro francese annunciò la decisione di abbandonare il progetto del nuovo Aeroporto di Notre‐Dame‐des‐Landes e l’intenzione di sviluppare l’aeroporto di Nantes‐Atlantique sotto la gestione della Direzione Generale dell’Aviazione Civile (DGAC). Lo sviluppo dell’aeroporto di Nantes‐Atlantic entro il 2040 è stato oggetto di una consultazione da parte dalla Commission Nationale du Débat Publique (CNDP), al fine di supportare in modo trasparente i soggetti coinvolti nella discussione e valutare la domanda di trasporto, le problematiche di protezione della popolazione, gli aspetti ambientali, gli impatti socio-economici e che l’integrazione territoriale del progetto. La consultazione fu organizzata per raccogliere le opinioni e le aspettative degli stakeholders e le proposte per lo sviluppo dell’Aeroporto esistente, oltre che le opzioni studiate dalla DGAC per soddisfare la domanda nel breve (2025), medio (2030) e lungo periodo (2040). L’obiettivo dell’analisi è stato quello di valutare la solidità delle previsioni di traffico, considerando le opinioni delle parti interessate, che stimavano le proiezioni o sottostimate, o sovrastimate non considerando possibili tassazioni, stabilizzazione economica e l’applicazione di politiche sul cambiamento climatico. L’analisi delle previsioni di traffico si è basata su documenti e studi resi disponibili dal CNDP. Documentazione aggiuntiva più generale è stata raccolta sul mercato del trasporto aereo e sulle proiezioni della domanda in diversi ambiti geografici. Lo studio ha identificato i seguenti fattori come influenzanti la futura crescita del traffico dell’aeroporto. Compagnie aeree e rete delle connessioni. La penetrazione delle linee aeree low cost nel mercato regionale ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del traffico nel passato. Relazione tra rete, profilo dei passeggeri e contesto socio-economico. La rete delle connessioni, specialmente quella internazionale, è organizzata per soddisfare il profilo di viaggio dei passeggeri, a sua volta determinato sulla base di indagini. La competizione con gli altri aeroporti francesi, sebbene questa è stata riscontrata essere bassa, sia per la piccola dimensione dell’aeroporto più vicino (Rennes), sia per la trascurabile interazione con altri aeroporti regionali simili. La competizione con i treni ad alta velocità e bus di lunga distanza. L’estensione delle rete TGV potrebbe divertire domanda dal modo aereo al 2030 (LGV Bretagne‐Pays de la Loire) e 2050 (Ligne nouvelle Ouest Bretagne Pays de la Loire). Politiche di internalizzazione dei costi esterni, per effetto della tassazione sulle compagnie aeree che annunciata dal governo francese in concomitanza con lo studio. Scenario politico (i.e., Brexit) e macro-economico (i.e., aumento del prezzo del petrolio). Lo studio ha concluso che le previsioni non sovrastimavano lo sviluppo dell’aeroporto al 2030. Invece, per il periodo 2030-2050, la crescita è risultata essere meno realistica per effetto della possibile saturazione dell’offerta di connessioni. Approfondimenti sul sito di Debat public
- Il trasporto aereo merci in Italia, studio Cluster Cargo Aereo Il Cluster Cargo Aereo rappresenta i principali stakeholder del mercato del cargo aereo in Italia (spedizionieri, vettori, handlers). La funzione del Cluster è di fornire ricerche, studi e statistiche e offrire spunti di riflessione per gli operatori del settore. Dopo il primo studio, presentato nel 2019 e focalizzato sull’offerta di trasporto (competitività degli aeroporti nazionali ed europei), il Cluster ha commissionato a TRT un nuovo studio per comprendere meglio la domanda di trasporto merci via aerea. TRT ha quindi analizzato le tipologie di merce e i settori che utilizzano il trasporto aereo, individuando i fattori che spingono le imprese ad utilizzare questa modalità di trasporto e a preferire determinati scali, inclusi i principali aeroporti stranieri. Accanto allo sviluppo dell’attività di analisi e ricerca, cuore dello studio è stata la realizzazione di un’indagine rivolta ad alcune imprese manifatturiere, integrata da un’indagine di approfondimento presso le imprese di spedizioni. Lo studio si è sviluppato attraverso tre attività principali: l’analisi statistica di mercato sull’andamento dei flussi del cargo aereo (quantità/valore) per tipologia di prodotto in Italia e in Europa negli ultimi 10 anni; lo studio specifico di alcune delle più rilevanti filiere produttive (farmaceutica, agroalimentare, moda, meccanica, elettronica, automotive), così da disporre di un quadro completo delle potenzialità del cargo aereo rispetto alle singole filiere; l’indagine ad un panel di aziende strategiche per il settore (imprese manifatturiere e spedizionieri), al fine di raccogliere direttamente dagli operatori riscontri sui temi di interesse dello studio. Partendo dalle risultanze emerse, si sono quindi individuate le principali criticità, i trend del settore e le potenzialità di sviluppo del cargo aereo in Italia, soprattutto rispetto alle specificità merceologiche e di filiera emerse dall’indagine, alla luce anche del mutato contesto a seguito dell’emergenza Covid. Dopo il primo studio, presentato nel 2019 e focalizzato sull’offerta di trasporto (competitività degli aeroporti nazionali ed europei), ed il secondo studio sulla domanda di trasporto merci via aerea del 2020, realizzato da TRT, il Cluster ha commissionato a TRT un nuovo studio per comprendere meglio la percezione del servizio cargo aereo in Italia. TRT ha quindi realizzato una survey rivolta alle principali imprese manifatturiere, integrata da un’indagine di approfondimento presso le imprese di spedizioni, i cui risultati sono stati presentati ad una platea di 200 stakeholder e imprese di settore durante il 5° Convegno dell’Osservatorio Cargo Aereo. La metodologia seguita per la realizzazione della survey e per la successiva analisi ed elaborazione dei risultati ha previsto: Per approfondimenti Il trasporto merci aereo in Italia, lo studio realizzato da TRT. Vai alla pubblicazione Convegno digitale di presentazione del Secondo Studio dell’Osservatorio Cargo Aereo. Milano, 26 ottobre 2020. Scarica la presentazione Stampa Rassegna Stampa di FEDESPEDI. Link Agroalimentare, ecommerce e aviocamionato: le tre scommesse del cargo aereo italiano. Aircargoitaly, 26 Ottobre 2020. Link Cluster Cargo Aereo e TRT – Secondo Studio Osservatorio Cargo Aereo. Fedespedi, 26 Ottobre 2020. Link La seconda edizione dell’Osservatorio cargo aereo: strategicità e potenzialità del trasporto aereo merci. Il giornale della logistica, 9 Novembre 2020. Link La seconda edizione […]
- Indagine statistica campionaria sul trasporto internazionale delle merci TRT è stata nuovamente selezionata dalla Banca d’Italia per effettuare, nel periodo 2024-2027, una serie di indagini nell’ambito del trasporto merci internazionale al fine di: individuare il costo unitario del trasporto internazionale differenziato secondo il modo di trasporto e per i flussi di import ed export; identificare le componenti dei costi accessori; ricostruire la matrice del traffico merci internazionale; stimare le quote di mercato possedute dagli operatori italiani nel settore marittimo, aereo e ferroviario; stimare il volume d’affari degli armatori italiani all’estero. Le rilevazioni e le analisi effettuate sono utilizzate da Banca d’Italia per elaborare e ricostruire le poste della Bilancia dei Pagamenti in Italia. Nell’ambito di un consolidato rapporto di collaborazione più che ventennale, l’attività costituisce il proseguimento di analoghe indagini condotte da TRT per Banca d’Italia a partire dal 1998. Per approfondimenti Indagine sui trasporti internazionali di merci 2023, giugno 2024. Link Indagine sui trasporti internazionali di merci 2022, giugno 2023. Link Indagine sui trasporti internazionali di merci 2021, giugno 2022. Link Indagine sui trasporti internazionali di merci 2020, giugno 2021. Link Indagine sui trasporti internazionali di merci 2019, giugno 2020. Link Indagine sui trasporti internazionali di merci 2018, giugno 2019. Link Indagine sui trasporti internazionali di merci 2017, giugno 2018. Link Indagine sui trasporti internazionali di merci 2016, luglio 2017. Link I trasporti internazionali di merci dell’Italia 2015, ottobre 2016. Link L’indagine sui costi del trasporto internazionale delle merci in Italia: metodi e risultati, Settembre 2014. Link
- TRIMODE – Sviluppo di un modello di trasporto a scala europea, osservatorio sulle tecnologie e scenari Sviluppato per conto della Commissione europea (DG MOVE, DG RTD e DG JRC), il modello integrato TRIMODE per l’Europa combina la simulazione dei sistemi di trasporto, dell’economia e dell’energia per la valutazione dei grandi progetti infrastrutturali e della politica dei trasporti. All’interno di un’unica piattaforma software, il sistema comprende un modello completo di domanda di trasporto passeggeri e merci a quattro stadi, un modello energetico che include l’evoluzione della flotta di veicoli per tutti i modi di trasporto e un modello economico basato sull’approccio CGE (Computable General Equilibrium) che rappresenta il sistema macroeconomico di ciascun paese europeo a due livelli, regionale e nazionale. Coprendo l’intera Unione europea e i paesi limitrofi, il modello ha una risoluzione spaziale molto dettagliata del sistema di trasporto, con una rete multimodale a livello NUTS III, associata ad una disaggregazione dettagliata della domanda di trasporto. Il modello prende in considerazione tutte le fonti di energia e le tecnologie per tutti i modi di trasporto. Sulla base di precedenti modelli nazionali ed europei che hanno fornito molte delle basi metodologiche, TRIMODE è il primo esempio di modello integrato su larga scala in cui la struttura di ogni componente del modello è stata progettata appositamente. Scenari: TRIMODE è stato concepito per valutare l’impatto di un’ampia gamma di scenari strategici: (i) infrastrutture TEN-T, (ii) imposte sui carburanti e tassazione differenziata dei veicoli, (iii) tariffazione (ad esempio pedaggi), (iv) internalizzazione dei costi esterni, (v) aumento della quota di energie rinnovabili, (vi) miglioramento delle infrastrutture a sostegno dell’uso di combustibili alternativi, (vii) norme in materia di efficienza e di emissioni di gas serra, (viii) mobilità elettrica e rete di stazioni di ricarica, (ix) diffusione di nuovi tecnologie applicate ai motori. Il modello può essere applicato anche per valutare l’impatto di modifiche alle condizioni di base, ad esempio i prezzi dell’energia, il trend di crescita dell’economia, lo sviluppo demografico. Struttura modulare: Il modello economico stima l’evoluzione demografica e l’attività economica e del commercio tra le zone del modello. Allo stesso tempo, il modello energetico determina la composizione della flotta e fornisce i costi operativi che vengono poi utilizzati per stimare i costi per gli utenti. Questi costi sono un elemento fondamentale con cui il modello di trasporto stima la distribuzione spaziale della mobilità e la sua ripartizione tra i diversi modi di trasporto e tipi di veicolo. Il modello di rete assegna gli spostamenti alle reti di trasporto per ciascun modo e simulando anche i movimenti multimodali. I modelli di domanda e di assegnazione sono iterati fino al raggiungimento dell’equilibrio i risultati sono ricondotti ai modelli dell’energia e dell’economia. Piattaforma software interattiva: basato sulla piattaforma PTV Visum, sul software GAMS e sugli script Python, TRIMODE comprende un’interfaccia interattiva per utenti anche privi di competenze modellistiche con diverse opzioni per l’esecuzione del modello. Gli utenti esperti e gli sviluppatori possono avvalersi anche di un accesso diretto alle componenti del modello. Volantino del progetto – Scarica il volantino THE […]
- HiReach, progetto finanziato dal programma di ricerca Horizon 2020, ha affrontato il tema dell’equità e dell’inclusione dei trasporti focalizzandosi sulle categorie di persone più vulnerabili. Contesto e obiettivo generale del progetto HiReach si è occupato dei bisogni di mobilità di quelle categorie di persone che sono più vulnerabili dal punto di vista della povertà dei trasporti e dell’esclusione sociale, tra cui le persone a con mobilità ridotta (temporanea o permanente), i bambini, gli anziani, le donne, i migranti, le minoranze etniche, le persone a basso reddito o disoccupate, e coloro che vivono in aree remote o isolate. Il progetto ha analizzato gli elementi geografici e spaziali che influiscono sulla povertà dei trasporti col fine di sviluppare delle soluzioni di mobilità inclusive che possano funzionare adeguatamente in aree periferiche, rurali, remote, o deprivate. Unendo gli attributi di diversi concetti di trasporto esistenti con schemi operativi intelligenti ed applicazioni IT, HiReach si è posto l’obiettivo di creare dei modelli di business sostenibili, per dei servizi di mobilità su piccola scala, modulari e facilmente replicabili, che potessero essere forniti con prezzi abbordabili, o minimi sussidi, per i segmenti di popolazione piu vulnerabili alla povertà dei trasporti. Il meccanismo di HiReach per l’esplorazione, creazione, e test di soluzioni di mobilità inclusive si è basato sul lavoro creativo di startup e imprenditori, ma anche sul concetto di innovazione sociale attraverso il diretto coinvolgimento di diversi gruppi sociali quali “co-proprietari” delle soluzioni proposte. L’ambizione generale è stata quella di ottenere dei risultati generati da uno stretto accord tra sviluppatori ed utenti finali. Attività sul campo sono state condotte in 6 aree di studio all’interno dell’Unione Europea: Contee di Esslingen e Göppingen (Baden-Württemberg, DE), Naxos e Piccole Cicladi (GR), l’area interna del Sud Salento (Regione Puglia, IT), Guarda (PT), Buzau (RO), Nord e Sud-Est del Lussemburgo. TRT è stato coordinatore del progetto, guidando un consorzio internazionale di 9 partners. Riassunto del lavoro di Progetto La prima fase analitica del Progetto ha esplorato i comportamenti e le abitutini sociali dei gruppi vulnerabili mirati, esplorandone la loro domanda e bisogni di mobilità. Un’ampia desk research a livello Europeo ha raccolto tutti i dati disponibili, le tendenze recenti e la letteratura scientifica associata alla povertà nei trasporti, prendendone di mira le specificità spaziali, il paesaggio socio-economico, così come i bisogni e le attitudini, visibili e nascoste, della mobilità. Questo passo ha richiesto anche la (ri)-elaborazione del concetto di povertà dei trasporti, compresa una complessa valutazione delle disuguaglianze, distinguendo tra svantaggio legato ai trasporti, svantaggio sociale ed esclusione sociale. Una pietra miliare dell’approccio HiReach è stata la micro-analisi condotta sul campo in sei diversi paesi. Una serie di 47 interviste con esperti e stakeholder e il coinvolgimento diretto di 166 utenti vulnerabili attraverso diverse sessioni di focus group sono serviti a convalidare le attività di ricerca e a mobilitare le comunità locali come co-proprietari delle soluzioni. In particolare, TRT ha condotto attività di lavoro sul campo nell’area interna del Sud Salento, concentrandosi sulle sfide di trasporto delle donne e delle […]